Sul giornale protestante "La Riforma", Massimo Rubboli replica a "Famiglia cristiana", che attacca i protestanti. La migliore difesa è l'attacco? Rubboli sostiene che certamente il fenomeno della pedofilia riguarda anche le altre chiese ma non si deve distoglier l'attenzione dalle gravi responsabilità della gerarchia cattolica puntando il dito contro gli altri.
Per meglio rendersi conto del dibattito interno alla chiesa cattolica, appare utile leggere l'intervento del card. Schoenborn che segue.
VATICANO
Cardinale austriaco attacca Sodano: "Insabbiò l'inchiesta sulla pedofilia"
Christoph Schoenborn, sferra un durissimo attacco all'ex segretario di Stato: "Ha offeso le vittime degli abusi sessuali, definendo la vicenda un chiacchiericcio".
Benedetto XVI ratifica l'addio di monsignor Mixa, il vescovo di Augusta travolto da scandali di varia natura.
CITTA' DEL VATICANO - Nel giorno in cui il Papa accetta le dimissioni del discusso vescovo di Augusta, l'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenborn, sferra un durissimo attacco all'ex segretario di stato vaticano Angelo Sodano. Facendo nome e cognome lo accusa di aver offeso le vittime degli abusi sessuali, definendo la vicenda "un chiacchiericcio" e lo ha rimproverato di aver insabbiato a suo tempo l'inchiesta sugli atti di pedofilia compiuti dall'allora capo della diocesi viennese, Hans Hermann Groer. Il porporato, allievo e amico di Benedetto XVI, ha parlato durante un incontro informale con rappresentanti dei media austriaci, di cui riferisce l'agenzia Kathpress.
Schoenborn ha ribadito che Sodano avrebbe impedito 15 anni fa la creazione di una commissione di indagine sul "caso Groer". Uno scandalo esploso nel 1995 quando un ex seminarista di Hollabrunn accusò Groer di aver abusato ripetutamente di lui all'inizio degli anni '70. Altre accuse seguirono e Groer non tardò a dimettersi, ufficialmente per sopraggiunti limiti di età. Morì nel 2003 senza mai ammettere alcuna responsabilità.
Lo scorso 28 marzo, l'attuale arcivescovo di Vienna aveva formulato l'accusa, senza però citare esplicitamente l'ex segretario di Stato vaticano. In un'intervista al canale televisivo austriaco Orf, aveva sostenuto che nel 1995 Ratzinger si era adoperato energicamente affinché il Vaticano conducesse un'indagine su Groer: una richiesta che era stata vanificata "dall'altra parte" quella che faceva capo alla diplomazia vaticana.
Le dimissioni di monsignor Mixa. Benedetto XVI ha dunque accettato le dimissioni del vescovo di Augusta e ordinario militare per la Germania, monsignor Walter Mixa, travolto da rivelazioni su malversazioni economiche e maltrattamenti inflitti a giovani collegiali. I fatti, da lui ammessi, riguardano il periodo in cui era parroco. Il prelato - che ha chiesto le dimissioni il 22 aprile - secondo le rivelazioni dei media sarebbe sotto inchiesta per abusi sessuali.
L'udienza con i vescovi belgi. E sempre oggi il Papa ha anche ricevuto in udienza i vescovi del Belgio. Richiamandoli con forza ad attuare una "vasta e seria" pastorale vocazionale, per formare al sacerdozio uomini santi. Anche in questo caso, il riferimento è chiaramente agli scandali legati alla pedofilia. Da qui l'esortazione "all'ascolto reciproco, nella preghiera comune e nella carità di Cristo, soprattutto in questi tempi nei quali la vostra chiesa stessa è stata provata dal peccato". Il primate del Belgio, monsignor Joseph André Leonard, ha ammesso con Benedetto XVI che "quella che le si avvicina oggi è una Chiesa addolorata, ma anche determinata ad affrontare questo tipo di problema con chiarezza". Leonard ha citato in particolare "il grave scandalo provocato dalle dimissioni forzate del vescovo di Bruges, monsignor Roger Vangheluwe".
Riguardo alla possibilità di emanare nuove norme per prevenire eventuali abusi da parte del clero, il primate del Belgio ha affermato che di ciò i vescovi belgi hanno parlato con la Congregazione per la dottrina della Fede. "Nel suo discorso - ha concluso Leonard - il Papa ha fatto allusione al dramma della nostra Chiesa spiegando che per ritrovare la credibilità l'unica via da percorrere è quella della ricerca della santità di preti e vescovi. E' stato molto importante l'incoraggiamento che il Pontefice ci ha dato, soprattutto perché molti preti nella Chiesa belga soffrono per questa situazione di cui non hanno colpa".
Su questa questione interessante, il dibattito organizzato da TV38 la sera del 5 maggio.
In tale occasione Nesti rifacendosi a documenti della storia religiosa del cattolicesimo fiorentino, ha richiamato alla necessità di dare al dibattito risvolti storico sociali, per non appiattirci sui limiti del presente. (cfr. le pagine dedicate al resoconto del visitatore apostolico del 1905 sul Card. Mistrangelo, in "Alle radici della Toscana contemporanea", Angeli 1998).